Aldo Borgonzoni. Una giornata con il maestro. Articolo di Paolo Bassi e Anna Rita Delucca, Pubblicato su Disegno e Pittura, La prima ed unica rivista italiana multimediale del settore, Editore Nesi periodici, Anno 1996, Aprile, N.IV,pp.27,28.
Testo:
Neorealismo ed espressionismo le tematiche sacre e sociali nelle opere di questo grande artista definito da alcuni il “Morandi” del Duemila
Quanto tempo era che non sentivo più chiamare una persona ‘maestro’!!Forse dai tempi delle elementari? Forse prima ancora? In ogni caso vi posso assicurare che è stato un piacere immenso, una gioia per le orecchie ed il cuore sentire e potere usare questa magica parola per rivolgersi ad una persona che si merita davvero tale appellativo.
Faccio una premessa fondamentale: io sono il solito fotografo, nè critico, nè storico dell’arte quindi il mio approccio con il Maestro è stato dettato principalmente dall’interesse (anche un po’ curioso) di poter conoscere l’autore di tante opere che mi avevano colpito e affascinato. Mi sono quindi rivolto per un appuntamento e per avere il maggior numero d’informazioni su di lui, ad una persona competente in materia, molto vicina sia umanamente che professionalmente ad Aldo Borgonzoni. La dottoressa Anna Rita Delucca, questo è il suo nome, non solo ha permesso e organizzato questo incontro ma vi ha anche preso parte, riuscendo a trasformarlo, complice l’estrema disponibilità e simpatia del Maestro, da un’occasione formale in una splendida giornata ricca di allegria e, perchè no, di cultura. Dopo un’accoglienza a dir poco festosa Aldo Borgonzoni ha aperto le porte del suo studio e ci ha fatto entrare nel suo mondo di artista: è stato come entrare nella Torre del Mago, dell’Alchimista! Non vi nascondo un moto di invidia, un desiderio irrefrenabile di possedere anch’io un ambiente del genere: non so se era ordinato o in disordine, se le cose erano lì casualmente o perchè quello era il loro posto.Sicuramente doveva essere così, non ci sarebbe potuta essere altra collocazione o disposizione.
La magia si è verificata però quando il Mago è entrato: la sua presenza, la sua voce, i suoi discorsi, i suoi ricordi uniti a riflessioni, considerazioni, progetti per il futuro hanno dato vita a tutti gli oggetti presenti, hanno fatto sì che ogni cosa si rivelasse per quello che era e che insieme al Maestro cominciasse una danza d’atmosfera disneyana. Bene, al di là di queste che sono semplicemente emozioni personali, il mio intento era quello di presentare in immagini e notizie un validissimo artista nostrano: mi sarei voluto trasformare in giornalista,intervistatore esperto per poter tracciare in poche o molte righe, un profilo esauriente di vita, opere, aneddoti su questo Maestro ma una volta di fronte al fatidico foglio bianco e con la mente sovraccarica di parole e situazioni assorbite in quelle poche ore trascorse con Borgonzoni, ho avuto il terrore di apparire sconclusionato, di non riuscire cioè, a trasmettere ad altri la mia esperienza. E’ tornata un’altra volta in mio aiuto la dottoressa Delucca che mi ha fornito tutto ciò che era possibile fornirmi, ha pazientemente sopportato le mie domande e richieste e, cosa principale, ha steso con me queste poche righe. Quasi un’intervista nell’intervista: ma andiamo con ordine.
Aldo, nato il…si potrebbe cominciare ma le domande e le risposte non si devono basare su questi presupposti; riporterò pertanto ciò che è uscito dai nostri dialoghi e che può essere considerato una rapida carrellata sul profilo dell’artista.
Aldo Borgonzoni è un pittore eclettico perchè conosce ed utilizza diverse tecniche artistiche,dalla pittura al collage, alla lavorazione della ceramica, del vetro e al cesello (la sua prima formazione avvenne proprio presso la bottega di Stefani, famoso orafo bolognese).
La sua arte ha avuto diverse fasi di evoluzione, dal periodo espressionista che lo avvicina ai canoni di Mafai, a quello parigino legato all’incontro con l’arte di Picasso da cui acquisisce uno spiccato accento neocubista….I viaggi e gli incontri illustri, soprattutto in Russia, segnano una tappa importante per la sua maturazione artistica perchè gli permettono una profonda conoscenza della cultura del suo tempo nel mondo, così come avvenne per il grande maestro Giorgio Morandi. Pur avendo viaggiato ben poco , Morandi ebbe sempre una serie di rapporti con l’esterno, anche con la Russia, dove era in contatto con Favorski, artista nonchè militante politico conosciuto anche da Borgonzoni. Nell’arte di Borgonzoni vi è una forte componente universalistica che si riscontra nel suo amore per la storia antica e moderna, come si può notare nei suoi cicli pittorici, dalle “Mondine” degli anni di protesta contro lo sfruttamento delle classi operaie ,al ciclo delle “Maschere” o quello dei “Sassi dipinti”raccolti lungo il fiume, i quali nascono dalla sua passione per il teatro, gli uni, per la natura, gli altri.
Dopo le tematiche neorealiste degli anni Cinquanta, nel decennio successivo vi è il ciclo dedicato al fondamentale evento storico del periodo: il Concilio Vaticano Secondo dove l’artista ,nel raffigurare i suoi “Cardinali”,”Vescovi” e “Prelati”tende a protestare contro la ricchezza e i fasti della Chiesa, a suo parere in contrasto con gli ideali professati da Cristo.
A Borgonzoni interessa comunicare la storia attraverso l’arte, attraverso la poesia che si sviluppa dall’arte figurativa.Ecco perchè lo si può definire un pittore-poeta e oggi questa sua poetica ha oramai raggiunto livelli altissimi di perfezionamento artistico pur rimanendo legata alle tematiche del mondo contemporaneo.
Oggi Borgonzoni con le sue “Porte dipinte” giunge al superamento di ogni limite spaziale imposto da tele, materiali cartacei, piani parietali.
Ecco mi rendo conto e sono il primo ad ammetterlo che queste poche righe neanche lontanamente possono descrivere e raccontare un Maestro come Aldo Borgonzoni. Spero tuttavia che questi brevi flash suscitino la curiosità di conoscere l’artista: vedere le sue opere, conoscere la persona e trascorrere alcune ore insieme a lui ha infatti rivestito per me un significato ed un arricchimento che nessun catalogo, libro o recensione potranno mai dare ad alcuno.
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Aldo Borgonzoni è nato nel 1913 a Medicina [morto a Bologna nel 2004].Diplomatosi all’Istituto Industrie Artistiche ,matura tra il 1936 e il 1940 un espressionismo parallelo alle esperienze della scuola romana. Nel 1944 con “Strage di Marzabotto”, diviene pittore della Resistenza e fonda la galleria “Cronache”, con Mandelli, Ilario Rossi, Minguzzi e altri artisti e critici. Nel 1949 rimane per tre mesi nello studio di Guttuso e vince il premio nazionale di pittura di Suzzara. Tra il 1950 e il 1957 si colloca il suo periodo neorealista, si reca a Parigi, a Mosca e Leningrado . nel 1961 inizia il”Ciclo Vaticano Secondo” la cui mostra, nel 1968 è visitata anche dal cardinale Giacomo Lercaro. Gli anni Settanta vedono un ritorno all’espressionismo e al tema del paesaggio-racconto, mentre nei successivi anni Ottanta nasce in Borgonzoni l’interesse per le poetiche virgiliane. Al 1983 risale risale il suo quadro storico sui moti contadini de “La Boje”.
Nel 1989 allestisce un’antologica nella casa del Mantegna e nel 1990 il Circolo Artistico di Medicina gli dedica una personale con monografia di G.Di Genova “Le maschere del ponte”. Nel 1994 l’Università di Bologna promuove al sua mostra sul Concilio Vaticano II e nel 1995 Borgonzoni espone al Palazzo del Podestà di Faenza. Recentemente (gennaio-febbraio 1996) ha esposto una serie di opere su carta ,alcuni celebri “Sassi dipinti del Reno” e qualche scultura presso la Galleria Bononia di Bologna.
Paolo Bassi e Anna Rita Delucca ( Anno 1996) Copyright)
Le immagini furono scattate da Paolo Bassi presso lo studio dell’artista a Mongardino nel 1996.
Anna Rita Delucca (Copyright)