Dagli studi scientifici la sua sete di conoscenza si sposta in seguito al campo umanistico e così si iscrive alla facoltà di filosofia ma poi per riuscire perfezionare il suo percorso formativo dominato dall’interesse artistico decide di studiare all’Accademia di Belle Arti di Bologna:ciò le consente di esternare il suo pensiero filosofico rendendolo visibile a sé stessa e agli altri per mezzo della pittura. Il colore materico e corposo,domina prepotente sullo spazio,interagisce con il soggetto pittorico ma anche con l’ambiente circostante,la materia riempie,eludendolo, il vuoto assoluto.
I suoi soggetti pittorici sono immortalati nella magica fase in cui visibile ed invisibile si aggregano e definiscono l’attimo fuggente, prima di cambiare posizione o prima di mutare il loro pensiero.E’ il motore esistenzialista che cattura l’attenzione di Francesca Morozzi e lo studio della psiche umana in tutte le sue parti più nascoste,anche quelle meno presentabili agli occhi altrui. L’amore per Bacon e la sua gestualità sentimentale,l’interesse per l’Espressionismo tedesco ma anche la versatilità delle varie correnti storico/artistiche e filosofico/letterarie, rendono l’arte della pittrice bolognese ricca di grande richiamo culturale.
(Testo di Anna Rita Delucca) -Copyright-
Mostre a La Corte di Felsina
-Maschera e vita – marzo 2013
-Miscellanea expo .Art city -White nigh-gennaio 2014
-Dedicato a Giorgio Morandi.50 anno dalla scomparsa-Omaggio dall’arte del nuovo millennio-giugno 2014
-Miscellanea expo 2 .Art city White night-gennaio 2015