Segni e Di-segni. Grazia Gottarelli. Brochure della mostra personale della pittrice Grazia Gottarelli, presso la Chiesa della Neve, a Bologna, 10/24 maggio 1997
A cura di Anna Rita Delucca
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Testo:
“La verità non è estranea alle cose del mondo ma anzichè apparire in esse, vi si cela.” ( G. Cortenova )
La ricerca della verità è un difficile cammino che ormai da molto tempo Grazia Gottarelli percorre restando immersa nel silenzio interiore dei suoi sentimenti, nella solitudine di quella piccolissima e nascosta particella di divino che sta dentro ciascuno di noi, in quell’angolo del nostro essere che ancora ci unisce ad una sottile reminiscenza degli antichi dei, antichi d eterni ma di fronte a cui la natura umana ha smarrito la propria originaria capacità di comunicazione assieme al vero, unico, universale linguaggio comune che un tempo, fu in grado di unire l’umanità alla divinità, rendendola del tutto simile alla sua immagine stessa.
Anima, pensiero e arte di Grazia Gottarelli sono in perenne movimento, orientati verso un viaggio da percorrere a ritroso, distogliendo la mente e lo sguardo dal tempo reale, dall’esteriorità del mondo tecnologico moderno( senza pur rinnegarne i valori positivi ) dal momento che la modernità così come noi la concepiamo non è altro che il risultato di un cammino in progressione il quale , una volta partito dall’antichità, è poi giunto fino alla separazione di quell’unità fondamentale tra l’uomo e Dio che rendeva universale l’universo dell’uomo stesso.
Il viaggio spiritual-psicologico di Grazia Gottarelli si sforza di rimarginare lo squarcio profondo che divide l’umanità dall’armonia universale, dalla verità e conseguentemente, dalla felicità.
In sostanza, la storica ricerca dantesca della diritta via perduta, costituisce una spinta, magari inconscia, che anima nell’arte della Gottarelli un grande amore per gli spazi prospettici delle architetture medievali e la profonda passione per le armonie rinascimentali in cui la razionalità tentava di unirsi all’ eternità, attraverso il pensiero.
Lo studio della essenza umana e la conservazione delle radici storiche, per la pittrice imolese rappresentano il segreto della conoscenza, perciò sono anche fondamento e speranza per il futuro; i simboli inoltre, sono l’unico mezzo di cui l’artista può servirsi per esprimere il significato dell’essenza universale del mondo per tentare di riunire queste particelle di vita e verità separatesi dal tutto eterno e divino.
L’arte di Grazia Gottarelli, ex enfant prodige, glorificata ed esaltata da grandi maestri come Campigli, Cantatore e Baj, la quale, però, ha sempre desiderato vivere e lavorare appartata, nella sua sofferta ricerca interiore della verità, è un’arte assolutamente originale e simbolica, è un’arte privilegiata ( anche se ciò ha voluto dire sacrificare il suo valore intellettuale contro i canoni artistici prediletti dalla nostra epoca tecnologica ) e non a caso vi si scorge un sottile referente decadentista e surrealista il quale, come scrive Paolo Levi <
Anche la filosofia che è ricerca della conoscenza, praticata fin dalla notte dei tempi, quando addirittura era unita alla magia, è ricerca senza risposta e quindi, dal punto di vista del sentimento, è malinconia, una malinconia sottile e silenziosa che si riscontra nelle poesie di Grazia Gottarelli ma ancor più, nelle sue opere pittoriche dove figure semiumane e semifantastiche, mitiche , mute e soprannaturali appaiono DISEGNATE e DI-SEGNATE, separate cioè, da linee ben definite e ben distanziate, contraddistinte da tonalità tenui e forti allo stesso tempo, contrastanti e difficili da assimilare, a volte inquiete ma sempre composte tra loro in un tutto unitario di grande e silenziosa armonia.
Anna Rita Delucca, 1997 (Copyright)
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Biografia
Grazia Gottarelli, ( Imola 1942), docente d’arte, è figlia del pittore Tonino Gottarelli. Durante l’infanzia fu considerata una bambina prodigio per le sue doti pittoriche innate e subito espresse. Molti giornali e riviste dell’epoca si interessarono a lei per questa sua particolare caratteristica. Ricevette riconoscimenti da artisti di fama come, Fabrizio Clerici, Enrico Baj, Domenico Cantatore, Campigli, oltre a critici come Valsecchi ed altri. Ha alle spalle una formazione sia all’istituto d’arte di Modena, sia all’ Accademia Brera e inoltre all’istituto d’arte di Urbino (specializzata in calcografia). Oltre che pittrice è anche poetessa e ha scritto numerosi testi antologici e articoli. Ha al suo attivo mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero
( A.R.D. 16 aprile 2021, Copyright)
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